La storiografia ufficiale ci dice che il rap nasce dai griots, sorta di cantastorie/sciamani che raccontano vicende o officiano cerimonie suonando il tamburo o altre percussioni, pratica nata tra il Mali e la Mauritania intorno al 1300 dell’era moderna.
E parallelamente a ciò, come sostenuto da eminenti studiosi della cultura afroamericana tra cui il fondamentale AMIRI BARAKA (presente anche nel cult movie PORNO E LIBERTA’) tra l’altro poeta, proto rapper e critico jazz e blues, il canto ritmico dei griots si diffonde come forma di “CALL AND RESPONSE” nella pratica dei DOZENS, per risolvere le diatribe tra due gruppi di persone, o anche solo, successivamente negli stati uniti, per affermare la propria superiorità, cosa che darà origine alle forme del BRAGGING e del DISSING dell’hip hop, tipiche anche degli pseudo-trappers nostrani.
Ora, tutto ciò è sempre stato descritto come una pratica di origine specificatamente africana…
Salvo il fatto che GRIOTS/SHAMANI “recitanti su basi ritmiche”, e la stessa pratica dei DOZEN (tra l’altro in questo caso esclusivamente con lo scopo di ritualizzare contese che avrebbero potuto sfociare in omicidi o guerre, rendendo vincente la fazione che riusciva, sempre nella formula “call and response” ad insultare a tal punto da zittire la fazione avversaria), ERA GIA’ DIFFUSA TRA I GRUPPI TRIBALI DEL CIRCOLO POLARE ARTICO BEN PRIMA DEL 1300.
D’altro canto questo meccanismo era in essere fino a poche decine di anni fa anche tra i gruppi tribali di PAPUA / NUOVA GUINEA che nulla hanno a che fare con l’africa… E il fatto che gli SCIAMANI DEL CIRCOLO POLARE ARTICO (tra popolazioni come gli INUIT o i SAMI, solo per citare quelli di cui si conoscono meglio le tradizioni) avessero lo stesso ruolo e funzione dei GRIOTS del Mali e della Mauritania, usando una base percussiva ritmica, di tamburo o altre percussioni, anche metalliche (l’età del ferro nel Grande Nord era già avvenuta), fa molto pensare…
Gli studi sui flussi migratori, chiaramente originati dall’africa dove naquero i primi antenati poi estitinti degli HOMO SAPIENS, ci portano a vedere percorsi che si sviluppano in ogni direzione, e che dal circolo polare artico attraverso lo stretto di Bering giungono a popolare anche le Americhe. (E infatti tratti fisiologici, forma delle abitazioni, abbigliamento, cultura, tradizioni, forme del canto e della musica dei gruppi tribali del Circolo Polare Artico ricordano moltissimo quelle di molti gruppi tribali NATIVI AMERICANI). Ma la conoscenza, la cultura, le tradizioni, la spiritualità, una volta sviluppate compiutamente, compiono percorsi molto più complessi e incrociati……
Forse dovremmo abbandonare il principio AD REDUXIO tipicamente cattoexcomunista secondo il quale TUTTO ha principio in africa, e cominciare a leggere la storia delle civiltà nella sua globalità…
E visto la corrispondenza di forme e la datazione, SE IL RAP FOSSE NATO NEL CIRCOLO POLARE ARTICO? L’ESTREMO NORD nel passato ci ha fornito interessanti modelli di organizzazione anarchica, libertaria, di libero scambio e libera circolazione, e di un mantenuto animismo tra gli ultimi ad essere distrutto dalle COLONIZZAZIONI CRISTIANISTE, e oggi ci offre mirabili esempi di alta qualità della vita tramite forme di SOCIALDEMOCRAZIA scandinava o del SOCIALISMO DI STATO NORVEGESE, ma la sinistra, che da ciò avrebbe tanto da imparare, continua a vedere inspiegabilmente l’estremo nord come una terra di supremazisti nazionalisti e fascisti, a favore della narrativa dei migranti africani….
Niente di piu’ sbagliato putroppo….
Ma la strada per la conoscenza è lunga, ancora lunghissima…
FORSE IL RAP NON E’ MUSICA NERA, MA BIANCA, BIANCHISSIMA….
E il black metal hip hop russo magari è proprio ciò che riporta il cerchio della realtà alla sua vera origine…..
DEE CYBORG x la libera conoscenza e la libera circolazione di persone, idee, emozioni, suoni!!!!
