Ok, quindi nell’attesa che qualche compagnuccio cattoexcomunista contesti a CAROLA il gravissimo reato di “APPROPRIAZIONE CULTURALE”, IN QUANTO, ESSENDO BIANCA, NON PUO’ PORTARE I DREADLOCKS (cosa che, se queste cime dell’ignoranza ideologizzata studiassero un pò scoprirebbero che anche i RASTAFARI GIAMAICANI SI APPROPRIARONO di qualcosa non loro, cioè sia i DREADLOCKS che l’uso della GANJA, dai migranti indiani arrivati sull’isola che si portavano dietro i loro valori, estetica e elementi trasgressivi della cultura HINDU e in particolare dei SADHU AGHORI), ed essere quindi costrett* a darle solidarietà (niente di male, personalmente mi sta molto simpatica e la considero una “grande”, anche per altri motivi però) ancora una volta, forse sarebbe il caso di dire che la misura della ridicolaggine ideologica che sprofonda nel vuoto nullificatorio della MAINSTREAM LEFT americana ha colmato anche la scena “circa” se-dicente “alternativa” italiana.
Certo, abbiamo letto il “disclaimer” di NICOLETTA NOBILE & GIULIA TRIVERO:
“un’iniziativa provocatoria, che si serve dell’ironia e della
leggerezza, per riflettere sulla cattiva informazione,
sull’appiattimento del dibattito attuale a favore di un odio bieco che
impedisce la crescita del pensiero e la libertà di espressione, e sulla
repressione della donna attraverso il controllo del corpo, che è una
battaglia di cui ogni giorno dobbiamo avere cura. “,
ma la situazione poco cambia.
Parliamoci chiaro: qui la “libertà di espressione” c’entra ben poco,
come c’entra ben poco la “repressione della donna attraverso il
controllo del corpo”.
Qui c’entrano le leggi dello Stato Italiano, punto e basta.
Esiste un DRESS CODE ben preciso per avere accesso ai PALAZZI DEL GOVERNO, o se preferite, ai LUOGHI DEL POTERE.
CAROLA l’ha infranto, qualcuno se ne è lamentato. Punto.
Ripeto, Punto.
Fare una battaglia di tutto ciò infarcendola di RIVENDICAZIONI
POLITICHE ALTISONANTI che nulla hanno a che fare con l’oppressione, e’
veramente prova della BASSEZZA IN CUI E’ CADUTA LA SINISTRA e il
dibattito PSEUDO-FEMMINISTA.
Diciamo PSEUDO, perche’ riteniamo che tutto ciò con le battaglie femministe (e LGBT) non abbia nulla a che fare, anzi…
Il risultato non è solo far fare una RISATA A SALVINI (che mi è toccato
ascoltarlo nel suo farneticare populista da “COGNATO DI BUON SENSO” per
20 minuti, mannaggia a voi), ma è anche FARE IL SUO GIOCO, UN GIOCO
MOLTO SPORCO.
Il DRESS CODE non è qualcosa che lede la libertà delle persone (ben altra cosa è la MORALE BENPENSANTE).
il DRESS CODE si applica ai più svariati ambiti e situazioni.
A esempio, anche alle FESTE FETISH/bDSm !!
Sui flayers o sui siti di tali feste, se si richiede il DRESS CODE per poter entrare, si spiega di che si tratta.
Fetish, appunto, pelle, cuoio, lycra, lingerie, che so…Bizarre,
uniform, travesty, etc… Gli UOMINI POSSONO METTERSI CALZE A RETE E ….
REGGISENO… e quant’altro di SEXY & CREATIVO, ma è RIGOROSAMENTE
VIETATO L’ACCESSO IN JEANS, T-SHIRTS & SNEAKERS…o gli odiosissimi
Bermuda ad esempio…
Cioe’ se sei MASCHIO puoi entrare in STIVALI
ALLE COSCE DI VERNICE NERA TACCO 16, e REGGISENO sul PETTO PELOSO, ma
non puoi entrare vestito da TRAPPER o da coatto di PERIFERIA.
Nessuno obbliga le donne a vestisi da torrette, possono anche mettersi
magari una tuta FURRY da BUGS BUNNY, ma non jeans e maglietta per fare
la spesa.
Chiaro???
Ora, anche per entrare in PARLAMENTO è lo stesso.
CAMICIA, GIACCA E CRAVATTA sono obbligatorie per gli uomini (come
potete vedere anche nel video di Salvini, che dev’essere entrato nel suo
ufficio al Ministero per una delle prime volte negli ultimi 8 mesi, per
poter dire tutte quelle scemenze qualunquiste su Carola e sui
reggiseni), e il controllo è MOLTO RIGIDO, un pò meno per le donne, che
possono variare tra tailleur con gonna o con pantaloni, e varie altre
“mise eleganti”.
Mi raccontò TITTI DE SIMONE, quando era
parlamentare di RIFONDAZIONE COMUNISTA, che ogni volta che entrava,
vestita da “LESBICA BUTCH”, veniva regolarmente fermata dai portieri, e
nonostante mostrasse il tesserino da parlamentare, si sorbiva sempre la
RAMANZINA SUL DRESS CODE (che in Parlamento non prevede il look appunto
da lesbica butch”).
Lo so bene perchè ho fatto molte conferenze
nella famosa SALETTA DEL PARLAMENTO, in compagnia di varie persone della
scena LGBT e dell’UNDERGROUND VARIO, ed erano tutti preoccupati per
questo motivo, ed era tutta da ridere vedere in giacca, magari
damascata, persone che abitualmente vero vestite nei modi più assurdi e
creativi. NESSUNA DISCRIMINAZIONE TRA UOMO O DONNA O PERSONA
TRANSGENDER, anzi (e considera che devi mostrare i documenti e passare
il detector) , ma IL DRESS CODE VA SEGUITO, e, ripeto, le DONNE hanno
molte più libertà di scelta, idem per le donne transgender… Una volta
sono stata “graziata” perchè era estate, un caldo pazzesco, e non avevo
la giacca, solo una camicetta (col reggiseno sotto)..
Il punto di
tutta questa questione era che a CAROLA le si vedevano i capezzoli,
quindi nessuna “REPRESSIONE SUL CORPO DELLA DONNA”, ma magari qualche
anziano pretore IMBARAZZATO da tale visione.
Esiste un dress code, punto.
Nessuno si permetterebbe di fare una contestazione davanti all’entrata di una festa FETISH/bDSm..
Non facciamolo neanche davanti a PALAZZO.
E sai perchè? Perchè LE LORO LEGGI VANNO RISPETTATE, SOPRATTUTTO DA LORO.
io sono ANARCHICA, me ne posso fregare, CAROLA anche, e infatti l’ha
fatto, consapevolmente o meno, entrando in un luogo di potere vestita
come si veste ogni giorno.
Ma contestare il Dress Code del POTERE è FARE UN REGALO AL POST-NAZISTA SALVINI.
Non fascista (e su questo ha ragione, assurdo ma vero), ricordiamocelo sempre, ma POST-NAZISTA si!!!
Distruggere il Dress Code del potere significa garantire l’impunità
completa alle LEGGI DELLA STATO che già SALVINI STA INFRANGENDO,
quando si TRAVESTE IN LUOGHI PUBBLICI con DIVISE della Polizia,
dell’Esercito, dei Vigili del Fuoco etc, senza farne ufficialmente
parte.
Se lo facciamo io o te rischiamo l’arresto con varie incriminazioni, tra cui simulazione, sostituzione di persona etc…
Anche per questo porto i dreadlocks e le treccine, per dire che
COMUNQUE MI DOVESSI VESTIRE, io NON SONO COME LORO, perchè l’ho MAPPATA
SUL MIO CORPO, LA MIA ALTERITA’.
il Post-Nazista Salvini no, lui vuole essere uno di “noi” e uno di “loro” insieme, falsificando la realtà.
Questo sdoganamento del look va di pari passo con lo sdoganamento del
linguaggio rancoroso, rabbioso, maschilista, grezzo e greve, dell’uomo
qualunque da cui il Post-Nazista sei TRAVESTE.
Quindi invece che combattere il dress code, noi dobbiamo RAFFORZARLO.
Dobbiamo PRETENDERE che i politici tutti si vestano appunto come DI
MAIO, e che parlino come ANDREOTTI, e agiscano come MORO, e che non
facciano discorsi maschilisti e ignoranti da Cognati e da Elettrauto
(non me ne vogliano i Cognati e gli Elettrauto, ma queste due metafore
di FULVIO ABBATE sono davvero irresistibili).
Sinceramente, preferisco parlare con un coatto del LAURENTINO 38 (che peraltro sono molto più veraci e divertenti, e pure aperti nella loro “rawness”), che con queste figure di individui rancorosi, SFIGATI (in tutti sensi) (donne comprese), intolleranti, ipocriti, falsi, ignoranti, gretti e volgari, perchè il loro leader post-nazista ha sdoganato LE FELPE, il look da camionista (maschio etero & donna lesbica), le divise inappropriate, e un linguaggio di FALSO BUON SENSO da QUINTA ELEMENTARE A 50 ANNI.
Quindi se vogliamo fermare questa involuzione delle
SINISTRE, da quelle dei centri Sociali a quelle Mainstream, verso il
politically correct e il buonismo autocensorio spacciato per
liberazione,
CAMBIAMO COMPLETAMENTE STRATEGIA!!!!
Noi vogliamo che LE LEGGI, LE LORO LEGGI, LORO LE RISPETTINO.
Quindi ben venga il Dress Code in parlamento, e ben venga un LINGUAGGIO
UMANO E DIGNITOSO, al posto di queste scatarrate da saloon (da cui
nasce appunto il “bar”).
Perchè qui il problema vero e’ un’altro. E
neanche più solo i 49 MILIONI DI CONTRIBUTI ELETTORALI RUBATI da quella
stessa lega che inneggiava a ROMA LADRONA (oltre che ai napoletani che
puzzano).
SE LE LEGGI CI SONO, I PRIMI TENUTI A RISPETTARLE SONO QUELLI CHE SONO AL GOVERNO.
DENUNCIAMO quindi SALVINI per ALTO TRADIMENTO CONTRO LA PATRIA (sono le
loro regole, le loro parole, anche quelle del PD, non le nostre), per
aver tentato di ricevere una tangente ancor più grande, facendo il gioco
e l’interesse, IN QUALITA’ DI AGENTI COPERTI, del disegno POST-NAZISTA
di ALEXANDER DUGIN & VLADIMIR PUTIN, di distruggere l’UNIONE EUROPEA
a favore degli oligarchi russi, e infrangere il PATTO ATLANTICO e
l’appartenenza alla NATO (decisioni loro, regole loro, patti loro, che
quelli al governo SONO TENUTI A RISPETTARE).
Cambiamogli il gioco
sotto al naso a questi poco di buono ma anche poco di intelligenza,
mettiamoli in crisi, deturniamoli, diventiamo più’ REALISTI DEL RE, PIU
SOVRANISTI DEL SOVRANO.
POPULISTI & PARTIGIANI, CONTRO I TRADITORI DELLA PATRIA!!!!
Altro che sciopero dei reggiseni!!!!
Quello che dobbiamo fare è costituirci parte civile contro i LEGAIOLI
POST-NAZISTI, TRADITORI DELLA PATRIA, dei suoi valori, delle sue leggi,
dei suoi accordi, del suo DRESS CODE!!!!
Tutt* in REGGISENO PIUTTOSTO, UOMINI DONNE E INDIVDUALITAì FROCE & T*, MA IN TRIBUNALE, COME PARTE CIVILE CONTRO I TRADITORI DELLA LEGA.
E stavolta, saremo noi, MISTRESSes & MASTERs dello SPETTACOLO!!!!
Le manifestazioni di piazza sono retaggio dello scorso millennio,
retorica cristianista cattoexcomunista che non ha mai minacciato ne mai
minaccerà il potere.
RIVOLTIAMOGLI CONTRO LE LORO STESSE LEGGI!!
W IL DRESS CODE, REGGISENI PER TUTT*!!!!
Helena Velena
Dee Cyborg
Ps:
a quanto pare, lo sciopero del reggiseni in programma oggi, è fallito o
è stato comunque cancellato da fatti ben più gravi. Le gioiose
individualità LGBT massacrate di botte in Polonia dai fascisti, in
occasione del primo pride, aizzati dal VESCOVO DI VARSAVIA, con però una
70ina di fascisti arrestati, cosa che non ci consola però pensando agli
oltre 500, dico 500 OPPOSITORI di PUTIN, e quindi del POST-NAZISMO
legaiolo, arrestati in RUSSIA.
E in Italia, dove il movimento NO
TAV in Val Susa sfonda la zona rossa, ma in M5S TRADISCE VERGOGNOSAMENTE
IL SUO POPOLO, consegnando alla Francia una lettera a favore del
proseguito dei lavori, spaccando in due il partito, visto che una parte
ha approvato una mozione CONTRO LA TAV.
Ben altre lotte che non possibili “repressioni del corpo della donna” per l’obbligo del DRESS CODE nei luoghi di potere!!!!!!
PS: e nella foto qui sotto, ecco cosa intendo rispetto a look, dress code, e essere davvero ciò che si è, nel rapporto tra anarchici e detentori (forse ancora per poco) del potere!!!!
Condividi Se Concordi
E a dimostrazione dell’assurdita’ del #freenipplesday e di come e’ stata pensata male questa iniziativa c’e’ anche il fatto che a Carola si vedevano i capezzoli, cosa che di fatto risulta sexy ed eccitante per molti maschi.
Quindi a fare lo sciopero dei reggiseni si finisce invece che lottarecontro la mercificazione sessuale del corpo della donna, amercificarla dipiu’ aumentandone il livellodi arrapanza..
Mo, facciamo un po loro, ma vedo che non se ne parla piu, non se ne parlava piu nenanche il giorno stesso dello sciopero, quindi solo un’altra iniziativa inutile di una sinistra che non esiste, e che pensa di sconfiggere salvini in questo modo..